Didattica e strumenti

Il cinema non racconta solo delle storie e non presenta solo degli spaccati di realtà lontane nello spazio o nel tempo, ma è un linguaggio che struttura il modo di guardare e pensare il mondo (Patrizia Canova, esperta di educazione all’immagine e didattica del cinema, in Viaggi nelle storie. Frammenti di cinema per narrare)
 
Piano nazionale cinema e immagini per la scuola – CiPS, a cura del MI e del MIC, corsi di formazione tenuti da esperti formatori selezionati per i docenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado

Contesti storici – cenni e sintesi in video

Storia della fotografia e I processi fotografici 

Foto Storie in un istante

Storia del cinema

Storia del cinema americano (Un viaggio con Martin Scorsese)

Storia della televisione

Storia della radio


Studi, ricerche, articoli, saggi on line

Interrogare le fonti visive, testo in parte tratto dal volume Le fonti audiovisive per la storia e la didattica, a cura di L. Cortini, Annale 16, Fondazione Aamod, Effigi Edizioni, 2014. Il volume da gennaio 2016 è scaricabile integralmente dal sito dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, a questo link.

L. Cortini, Fonti filmiche, archivi, didattica, Il Mondo degli Archivi, 2014

C. Marcellini, Testimoni a scuola. Una riflessione sull’uso delle fonti orali per la didattica della storia, Novecento.org, 4 dicembre 2014

S. Trapani, Dittature e cinema, Novecento.org, 4 novembre 2014

V. Roghi, Gli anni settanta e la Tv degli ultimi dieci anni, Novecento.org, 7 marzo 2014

S. Noiret, Come cambia la storia nell’era digitale, Dossier @storia: la storia nell’era digitale, Novecento.org , numero 1, dicembre 2013

F. Faeta, G. D. Fragapane, Forme e modelli. La fotografia come modo di conoscenza, Atti del Convegno SISF, Corisco, 2013

AA.VV., La storia dell’era digitale, Dossier, Novecento.org, 2013

L. Albano, Il linguaggio delle immagini. La natura delle immagini, Nuovi Occhi per i Media, 2012

G. Cavadi, Audiovisivi e storia: un percorso didattico sul nazismo e i lager, [2010]

A. Baldi, Cinema e propaganda, cinema e guerra, Federica Web Learning, 2008

M. Pasetti, La storia nella rete. Conversazione con Serge Noiret, “Storicamente”, 2 (2006), no. 30. DOI:10.1473/stor307

M. J. Moran & D. W. Tegano, Moving toward Visual Literacy: Photography as a Language of Teacher Inquiry, ECRP, v. 7 n. 1, 2005

L. Cigognetti, L. Servetti, P. Sorlin, La guerra in televisione, 2003

AA.VV., Immagini nemiche. La guerra civile spagnola e le sue rappresentazioni (1936-1939), 1999-2000

Proposta per una Bibliografia_work_in_progress (a cura di Letizia Cortini)


Strumenti di analisi delle fonti audiovisive

Metodologie per l’uso delle fonti audiovisive nelle scuole e all’università, di Letizia Cortini

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Letizia Cortini e Antonio Medici, L’uso delle fonti audiovisive per lo studio della storia, La Nuova Italia, 2012

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Marina Medi, Cinema e insegnamento della storia, IndIre, s.d.

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Storia e televisione – Come utilizzare un documentario storico o un programma televisivo di ricostruzione storica in classe. percorsi e strumenti a cura di Vanessa RoghiAnatomia di un documentario di storia #1 Le donne in TVAnatomia di un documentario di storia #2 Medici del Reich I 

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Analisi dei linguaggi fotografici e cinematografici

Il linguaggio del cinema, con o senza sonoro, come il linguaggio fotografico, hanno le loro specificità che li rendono molto diversi da quelli verbali e scritti.

L’inquadratura è l’elemento di base di questi linguaggi. Forniamo a seguire alcuni strumenti, grazie ai quali coinvolgere direttamente i ragazzi in alcune lezioni preliminari di decodifica delle immagini.

Guida_linguaggio_fotografico

Con gli strumenti che seguono è possibile impostare delle esercitazioni relative a ciascun elemento linguistico cinematografico, partendo dal suo riconoscimento o dalla sua individuazione durante la visione di un film o di un brano.

Vi segnaliamo, inoltre, una dispensa più approfondita a cura di un insegnante delle scuole medie e medie superiori (liceo), che lavora nella Svizzera italiana:

Linguaggio cinematografico (teoria e tecnica), di Gerry Mottis

Scala dei piani, di Dario Tomasi, Enciclopedia del cinema, Treccani.it, 2004

Movimenti di macchina, di Dario Tomasi, Enciclopedia del cinema, Treccani.it, 2004

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CINESCUOLA 

Cinescuola è un sito di didattica dell’audiovisivo, attivo da più di dieci anni. Non si tratta dunque di un sito sul cinema e la tv, ma di un luogo dove si raccolgono materiali per spiegare e insegnare a fare il cinema e la tv. Lo scopo del sito è di essere utile a tutti coloro che operano nell’ambito dell’alfabetizzazione audiovisiva, sia docenti che studenti. E’ un sito in divenire, con molti vuoti da colmare, per questo è gradita la partecipazione di quanti volessero collaborare o anche suggerire idee o formulare critiche (cinescuola1@gmail.com). Le esperienze didattiche sono raccolte nella sezione apposita. Michele Corsi, docente di Linguaggio del cinema e della tv presso l’Itsos Albe Steiner, Milano. 

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Un bellissimo lavoro sul linguaggio cinematografico, sull’inquadratura in particolare, è raccolto in un volume scaricabile in pdf on line: Silvia Faggi Grigioni, Spettatori bambini. Didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo nella scuola, Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, Ancona, 2009

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Dalla teoria alla pratica

Strumenti di descrizione e analisi di un film nelle scuole

Si consiglia di iniziare dopo una prima visione, dalla compilazione di una scheda di descrizione del film, grazie all’attenta lettura dei titoli di testa e di coda e alla ricerca/verifica di informazioni sul web

SCHEDA_SINOSSI_FILM (docx, adattabile)

Si può quindi sperimentare l’analisi del linguaggio filmico con l’uso delle seguenti schede:

Schede per l’analisi delle fonti fotografiche

  • La prima è la traduzione, con alcuni adattamenti, della scheda proposta nel blog per insegnanti della Library of CongressScheda_analisi_fonte_fotografica_LofC.
  • La seconda è consigliata per le scuole d’istruzione secondaria di II grado e per gli studenti universitari. E’ stata anch’essa tradotta e adattata sulla base di quella messa a punto per “The project History” dell’Università della California: scheda_analisi_fonti_foto.
  • La terza riguarda l’analisi di una serie di fotografie realizzate in un medesimo contesto (reportage, servizio, evento…) ed è consigliata per le scuole d’istruzione secondaria di I e II grado, nonché per gli studenti universitari. E’ stata tradotta e adattata quella proposta dalla Library of Congress: scheda_analisi_Serie_Foto.

Infine, si propone l’uso di una scheda per l’analisi di una fonte “speciale”:

SchedaAnalisi_CartoniAnimati_LCingl (inglese)


Strumenti per l’organizzazione di campagne di raccolta e uso dei materiali fotografici e filmici

Scheda_rilevazione_primi_dati per raccolta di foto e film (amatoriali e di famiglia) non autoprodotti

Per video/foto interviste

Tipologie di video interviste e indicazioni, di Luisa Cigognetti e Gisella Gaspari

Metodologia per la raccolta di fonti orali, a cura di Marta Colangelo

liberatoria-video-interviste

liberatoria_fotografica_soggetto_maggiorenne

liberatoria-pubblicazione-documenti (fotografici, iconografici, video, carte…) sul web e autorizzazione trattamento dati personali


Per divertire gli studenti…

Ed ora potete “divertirvi e far divertire” i vostri studenti con la visione, di circa 10 minuti ciascuna, di alcune unità audiovisive didattiche, a cura dell’Associazione Pensieri e Parole, sul proprio canale You Tube, che partendo da alcune sequenze di film celebri, con didascalie in sovra impressione spiegano e indicano:

le inquadrature, con i piani e i campi, il loro significato in termini di messaggio e di intenzione dell’autore; i movimenti di macchinail tempo e le sue figure; la focalizzazionela carrellata in avanti …

 da non perdere esempi di “profondità di campo” e piano sequenza dal film Quarto Potere di Orson Welles!


 Percorsi didattici on line alla Library of Congress 

Ricchi di materiali didattici, strutturati e molto articolati i percorsi finalizzati all’uso delle fonti primarie da parte degli studenti, organizzati sui blog di Teaching with Library of Congress. Le fonti primarie, conservate alla LC riguardano ogni disciplina e sono corredati da ‘strumenti di analisi’ e da sintesi di buone pratiche. Gli strumenti a disposizione insieme alle diverse tipologie di fonti digitalizzate  sono finalizzati allo sviluppo delle capacità di osservazione/descrizione delle fonti primarie, alla riflessione/elaborazione, alla problematizzazione, quindi all’attivazione di un maggior spirito di ricerca e approfondimento. Le buone pratiche riguardano per esempio l’insegnamento della storia e le metodologie adottate in una classe: Historical Thinking: Memorizing Facts and Stuff? Abbiamo scelto un percorso tra le fonti primarie dedicato al New Deal.  Per ogni documento che si visualizza è possibile scaricare l’immagine a differenti risoluzioni, inoltre leggere la scheda descrittiva completa con i riferimenti ai contesti. Leggi…

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DIGITAL STORYTELLING E IMMAGINI

Digital Storytelling: Cos’è, come utilizzarlo nella didattica, con quali strumenti si realizza

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Screenplay capire, scrivere, fare il cinema a scuola  Primo Incontro

Screenplay capire, scrivere, fare il cinema a scuola  Secondo Incontro

INDIRE Ricerca su youtube

Registrazione del webinar “Screenplay: capire, scrivere, fare il cinema a scuola” che si è svolto il 15 gennaio 2021 nell’ambito dell’inziativa “La scuola allo schermo”. Girolamo Macina, Media Educator ed esperto di cinemascuola, parla di come scrivere una sceneggiatura a scuola e renderla un corto, un videoclip o uno spot. Attraverso il linguaggio cinematografico, diventa, così possibile creare veri e propri laboratori con gli studenti, funzionali allo sviluppo e all’acquisizione di competenze attraverso i film.


USO DEI FILM A SCUOLA E DIRITTI

Per quanto riguarda l’uso dei film a scuola, esso è regolato, come gli altri usi, dalla legge sul diritto d’autore e in particolare segnaliamo l’illuminante articolo di Piero Colussi: “Proiezioni di dvd nelle scuole: un falso problema”, dove si indica l’art. 15 della Legge 22 aprile 1941 n. 633  “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio” che recita testualmente: «Non è considerata pubblica la esecuzione, rappresentazione o recitazione dell’opera entro la cerchia ordinaria della famiglia, del convitto, della scuola o dell’istituto di ricovero, purché non effettuata a scopo di lucro..». Ricordiamo inoltre che esiste l’AVI-Associazione Videoteche e Mediateche Italiane i cui soci (per esempio anche le biblioteche e mediateche scolastiche che volessero iscriversi) possono usufruire di precisi diritti per quanto riguarda l’uso pubblico (proiezione) e la riproduzione di DVD e di film nella scuola per finalità didattiche, di ricerca, di riflessione e commento, di studio… non a scopo di lucro. Vi segnaliamo per una panoramica sui diritti relativi ai prodotti audiovisivi il volume, scaricabile in pdf e gratuitamente: Diritto d’autore, copyright e copyleft nell’audiovisivo. Da pagina 117 si può leggere l’articolo di Gianfranco Bazzocchi, Presidente dell’AVI, relativo all’accordo tra l’Associazione e la SIAE in merito a quanto sopra accennato. Si consiglia la lettura anche dell’accordo tra SIAE e ANICA e la società MPLC sull’uso dei DVD commerciali anche nelle scuole.

Si segnalano inoltre:

Video didattici

 (video animazione che spiega le creative commons)

Su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File:File-Lilik_-_Il_copyright_sulla_cultura_-_video_No%C3%A8.ogv c’è  un video che spiega il copyright sulla cultura. La cosa interessante è che è con licenza Creative commons, quindi scaricabile e ripubblicabile. E c’è una parte dedicata al copyleft e alle Creative Commons a cura di Simone Aliprandi. Utile per un riepilogo generale sul diritto d’autore.

http://www.grezzofilm.com/uarning.html (video sarcastico)

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SEZIONE SPECIALE

Strumenti per operatori culturali

Storia della tutela dei patrimoni cinematografici nel quadro europeo

Storia-tutela-film-archivio-italia_europa

Il riconoscimento e la storia dei supporti cinematografici e dei media

La pellicola cinematografica, di Stella Dagna (Università di Milano)


I materiali documentari in un archivio filmico

Quadro fasi e documenti processo produttivo film (a cura di Ansano Giannarelli, Silvia Savorelli e Letizia Cortini): processoProduttivoQuadro

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Proposta: schema_riordino_archivio_società_film (per studenti universitari, corsi in scienze archivistiche e librarie)

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Per insegnanti, ricercatori, studenti, docenti, studiosi ecco uno strumento indispensabile:

On line la guida alle citazioni delle fonti audiovisive del BUFVC


Strumenti per la catalogazione dei “nuovi” beni culturali

L’attività di recupero e descrizione delle fonti fotografiche (nonché filmiche) è recente in ambito sia biblioteconomico che archivistico (ancor più recente).

Unica normativa:

messa a punto dal MiBACT attraverso l’ICCD – Istituto centrale per il catalogo e la documentazione:

tracciato catalografico Scheda F (versione 4.0), ovvero per la catalogazione dei beni fotografici.

Iccd_f_4.00_ottobre 2016 (pdf, con guida alla compilazione)

La prima struttura dei dati di tale tracciato risale al 1999.

Nel 1999 per la prima volta in Italia sono stati considerati beni culturali oggetto di tutela le fotografie e le immagini in movimento.

La struttura dei dati della scheda F 4.00 è molto articolata e complessa. Non si fa più riferimento al livello inventariale, come era nella versione 3.0, dove venivano indicate come “obbligatorietà assolute” le aree e i campi della scheda F livello I (inventariale).

ICCD – SchedaF Livello Inventariale (pdf, dalla scheda F 3.0).

Da notare che “Compito dell’Istituto è definire, in accordo con le regioni, metodologie e procedure standard per la catalogazione secondo criteri omogenei, con lo scopo di promuovere l’incremento del catalogo nazionale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico, etnoantropologico, scientifico-tecnologico e dei beni naturalistici, nelle sue articolazioni territoriali.”

Non sono citati i “nuovi” beni/patrimoni culturali.

Per le “opere cinematografiche, audiovisive, sonore …” non sono stati tuttora messi a punto standard catalografici da parte dell’ICCD.

In ambito ministeriale altre due istituzioni si occupano per legge, essendo deputati aldeposito legale di tali documenti, di catalogare i beni filmici: l’Icbsa per i patrimoni sonori e audiovisivi nazionali e la Cineteca Nazionale (Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale) per le opere cinematografiche.

I documenti fotografici vengono depositati presso l’Istituto Nazionale per la Grafica (così come i video d’artista).

Condizioni per il deposito legale obbligatorio, dei documenti:

Art. 1. Legge Deposito Legale, 106/2004
1. Al fine di conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana sono oggetto di deposito obbligatorio, di seguito denominato “deposito legale”, i documenti destinati all’uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l’ascolto e la visione, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione, ivi compresi i documenti finalizzati alla fruizione da parte di portatori di handicap.

Condizioni dal Regolamento_deposito_legale, DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 252/2006

” … uso pubblico: la distribuzione, la immissione in circolazione, in commercio o comunque la diffusione al pubblico dei documenti di cui al presente regolamento, anche tramite reti informatiche;

Per documenti si intendono:

“…  1) documenti su supporto informatico: documenti su qualunque supporto tecnologico, di tipo riscrivibile o non riscrivibile, contenenti informazioni digitali; 2) documenti diffusi tramite rete informatica: documenti trasmessi per via telematica, con qualunque rete mobile o fissa; 3) documenti sonori e video: fonogrammi, videogrammi e audiovisivi, diversi da quelli di cui ai numeri 4) e 5); 4) film: spettacolo realizzato su supporti di qualsiasi natura, anche digitale, con contenuto narrativo o documentaristico, iscritto al pubblico registro cinematografico; 5) documenti fotografici: esemplari di fotografie di qualsiasi natura, inclusi esemplari di immagini che documentino opere delle altre arti, qualunque siano il procedimento, analogico, digitale o altro, la tecnica e il supporto utilizzati per la loro realizzazione e diffusione, tra quelli previsti dalla legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni”.

Compiti degli istituti di deposito:

“Raccolta e conservazione dei documenti

1. Gli istituti depositari sono obbligati a raccogliere, conservare e catalogare i documenti depositati in assolvimento degli obblighi di deposito legale. 2. In particolare gli istituti sono tenuti a: a) acquisire e catalogare i documenti, secondo le norme definite dagli standard nazionali per le diverse categorie; b) assicurare, ognuno per le proprie competenze e specificità,
non appena concluse le procedure gestionali, l’accesso ai documenti, nel rispetto delle norme sul diritto d’autore e sui diritti connessi; c) assicurare la conservazione dei documenti nella loro integrità; d) effettuare, ove necessario, copie a fini conservativi dei documenti depositati e raccolti, nel rispetto delle norme sul diritto d’autore e sui diritti connessi; …” (Art. 5)

Per quanto riguarda la Cineteca Nazionale: “Nel 1949 la Cineteca aderisce alla FIAF (Federation Internationale des Archives du Film), nata alla vigilia del conflitto. Nello stesso anno la legge n. 958 del 29 dicembre fonda su questo archivio la “Cineteca Nazionale” e istituisce il deposito di legge: una copia di ogni film di produzione o co-produzione italiana deve essere consegnata alla Cineteca Nazionale. Nel 1965 la legge n. 1213 del 4 novembre estende il deposito legale ai cortometraggi, ai cinegiornali e alle attualità. Con il decreto 28 del 2004 l’obbligo viene esteso, per le produzioni che abbiano ricevuto sovvenzioni governative, anche a matrici nuove.”

La Cineteca Nazionale adotta dagli anni novanta gli standard di catalogazione dei film indicati dalle regole di catalogazione della Fiaf, che sono uno sviluppo degli ISBD, quindi ISBD nbm.

Un esempio in italiano: Scheda_Regole_ Fiaf_prerevisione

Le regole sono state oggetto negli ultimi anni di una revisione. I lavori sono conclusi e a breve saranno rese pubbliche i nuovi standard di catalogazione per i film, in questo caso sviluppati seguendo il modello delle FRBR, sempre di origine biblioteconomica.

Per quanto riguarda i documenti audiovisivi e sonori depositati presso l’Icbsa non ci sono standard normativi. L’Istituto ha on line il proprio catalogo Opac e i documenti risultano catalogati in parte secondo gli standard ISBD, con alcuni adattamenti desunti dagli standard di catalogazione dei materiali sonori, delle regole IASA.

L’Archivio Luce ha adottato un modello di descrizione dei beni culturali fotografici e filmici che pur seguendo in parte gli standard sopra indicati ha predisposto il tracciato catalografico e l’organizzazione della struttura del sistema informativo dei suoi complessi documentari secondo le regole archivistiche Isad (G). Sulla piattaforma XDams le descrizioni sono inoltre codificate in XML-EAD. La piattaforma è web based ed è aperta all’aggiornamento e all’implementazione continua.

Ecco alcuni modelli di schede fotografiche e filmiche.

Scheda Luce F, singola fotografia (servizio fotografico su Mussolini e famiglia al Terminillo, 1934

Scheda Luce Film, singolo film documentario, 1963

4 thoughts on “Didattica e strumenti

  1. Pingback: Emigrare a Milano « visionandonellastoria

  2. La ringrazio per il prezioso strumento che ho già inoltrato ai colleghi. Le fonti audiovisive e fotografiche credo siano un prezioso aiuto nella didattica, personalmente le utilizzo regolarmente nelle attività didattiche. Stimolare tutti i sensi degli alunni è un compito di noi insegnanti, in quanto facilita il loro apprendimento e offre un grande aiuto motivando la loro partecipazione attiva.
    La terrò informata sugli sviluppi.

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