Per quanto riguarda l’uso dei film a scuola, esso è regolato, come gli altri usi, dalla legge sul diritto d’autore. Sulla questione segnaliamo l’illuminante articolo di Piero Colussi: “Proiezioni di dvd nelle scuole: un falso problema”, dove si indica l’art. 15 della Legge 22 aprile 1941 n. 633 “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio” che recita testualmente: «Non è considerata pubblica la esecuzione, rappresentazione o recitazione dell’opera entro la cerchia ordinaria della famiglia, del convitto, della scuola o dell’istituto di ricovero, purché non effettuata a scopo di lucro..».
Ma tale articolo sembra essere in contraddizione con quanto espresso nei successivi articoli della legge, purtroppo. Fa eccezione, pur essendo tutto da interpretare, l’articolo 71-ter: “E’ libera la comunicazione o la messa a disposizione destinata a singoli individui, a scopo di ricerca o di attività privata di studio, su terminali aventi tale unica funzione situati nei locali delle biblioteche accessibili al pubblico, degli istituti di istruzione, nei musei e negli archivi, limitatamente alle opere o ad altri materiali contenuti nelle loro collezioni e non soggetti a vincoli derivanti da atti di cessione o da licenza”.
Ricordiamo inoltre che esiste l’AVI-Associazione Videoteche e Mediateche Italiane i cui soci (per esempio anche le biblioteche e mediateche scolastiche che volessero iscriversi) possono usufruire di precisi diritti per quanto riguarda l’uso pubblico (proiezione) e la riproduzione di DVD e di film nella scuola per finalità didattiche, di ricerca, di riflessione e commento, di studio… non a scopo di lucro (Protocollo Avi-Siae).
Vi segnaliamo, per una panoramica sui diritti relativi ai prodotti/documenti audiovisivi, il volume, scaricabile in pdf gratuitamente: Diritto d’autore, copyright e copyleft nell’audiovisivo. Da pagina 117 si può leggere l’articolo di Gianfranco Bazzocchi, già Presidente attuale dell’AVI, relativo all’accordo tra l’Associazione e la SIAE in merito a quanto sopra accennato. Successivamente l’AVI ha stipulato un accordo anche con la società MPLC che garantisce alcuni vantaggi economici per i soci ai fini dell’uso delle cosiddette Licenze Ombrello (leggi a seguire).
Si consiglia la lettura anche dell’accordo sulla visione pubblica dei DVD commerciali per esempio nelle scuole (Licenza Ombrello).
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In apertura una immagine del Film Archive dell’Università della Louisiana
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Veramente non si capisce mai nulla della legge italiana, si può, non si può… chissà… 😦