“Incollate su un cartoncino da disegno, leggero, la prima e l’ultima pagina del giornale… ritagliate attentamente lungo i contorni i personaggi e gli elementi architettonici… per fare stare ritti i personaggi, prendete una graffetta…”: sono le istruzioni che il Corriere dei Piccoli pubblicava nel numero di ottobre del 1962 per coinvolgere – attraverso la creazione in cartoncino dell’aula conciliare – i giovani lettori nella costruzione dell’evento clou del mese, l’inaugurazione del Concilio Vaticano II. Una comunicazione collaborativa si direbbe oggi. Disegni, mappe e testi familiarizzavano i più piccoli con alcuni dei protagonisti dell’evento – autorità religiose, guardie – e con l’istituzione della grande assemblea ecumenica. Il giornalino è consultabile online e da questo ricordo d’infanzia partiremo per un breve viaggio nel web alla ricerca delle fonti multimediali sul Concilio Vaticano, inaugurato l’11 ottobre di 50 anni fa da papa Giovanni XXIII…” (continua a leggere e a visionare). 🙂
Ringrazio la storica Antonella Pagliarulo per aver consentito la pubblicazione anche su questo blog del suo interessantissimo articolo, che illustra un percorso inedito e divertente alla scoperta di questo grande evento, attraverso le ricchissime risorse, soprattutto video e fotografiche, che è riuscita a individuare nella rete.
Segnaliamo inoltre la voce della Treccani on line su questo anniversario:
Fantastico…!!! Sai che io vado a nozze con questo genere di argomenti… 🙂 Se non fossi un medievista nato e un modernista per lavoro… credo che ti farei volentieri concorrenza nel tuo settore naturale… 🙂
Grazie ma il complimento va all’amica studiosa Antonella Pagliarulo. Bellissimo questo suo lavoro di ricerca, selezione, valorizzazione delle fonti audiovisive e delle risorse digitali on line sull’argomento… e ottima giornalista nel proporle in modo brioso :). In ogni caso, contributi su temi e fonti audiovisive relativi al Novecento e oltre, perché non dovrebbero venire anche da medievisti e modernisti :)? Anzi, sarebbe bellissimo!
Complimenti..specie nell’ottica di questa “comunicazione collaborativa” che ancora purtroppo non ha trovato bene spazio in Italia e la cui applicazione concreta non si riesce ancora a circostanziare e far emergere. Un bellissimo articolo sull’innovazione in cultura che si nasconde ma non implode, bensì prende vita, olè!
Grazie per questa lettura.
Grazie Sarah! 🙂
Grazie! É veramente interesante!
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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